Finalmente esce, riunita in un unico albo, la piccola saga di "Lost Paradise" da me scritta e sceneggiata e realizzata graficamente da tre valenti disegnatori, Alan D'amico (primo episodio), Alan Slaviero (secondo e quarto episodio) e Vincenzo Riccardi (terzo episodio). La storia ha origine sul pianeta Terra e sul suo gemello TerraNova. Il genere umano infatti, a seguito di uno scisma senza precedenti, si è diviso e una piccola comunità si stanzia su un altro pianeta dove ricominciare a vivere, nasce così TerraNova dove l'aria, molto più rarefatta rispetto a quella della Terra porta qualche piccola modifica nel genoma umano (gli abitanti di TerraNova sono più alti dei terrestri perché hanno sviluppato una cassa toracica di dimensioni maggiori per incamerare più ossigeno in ogni atto respiratorio ... che ci volete fare, sono elucubrazioni da scrittore!). I due popoli, ormai, vivono distanti e separati, ma una minaccia venuta dallo spazio e forse dal tempo, mette in pericolo i due mondi. Saranno i nostri protagonisti a doversi far carico di salvare l'universo conosciuto e fornire una speranza (magari anche di riunione) al genere umano ...
Quella di Lost Paradise è stata una storia travagliata, tanto dal punto di vista narrativo quanto da quello editoriale. I primi due episodi infatti, sono usciti all'interno della rivista "cronaca Comics" poi, per vari ritardi, si è scelto di portare a termine il progetto riunendo i lavori (quelli già fatti e quelli ancora in lavorazione) in un unico albo che fornisse, quantomeno, la necessaria continuità alla storia. Troverete così, all'interno dello stesso albo, stili e interpretazioni diverse da parte dei disegnatori sopracitati ma, ognuno di loro, e di questo ne sono convinto, ha portato un po' del proprio bagaglio artistico alla serie. Leggetelo senza preconcetti e ci troverete, almeno spero, anche una metafora della società attuale, solo superando le nostre differenze e diffidenze possiamo sperare di diventare persone migliori ... è questo il messaggio di fondo che si muove dietro questa storia di fantascienza.
Che altro dire ... buona lettura e se potete, passate a trovarmi allo stand di "Cronaca di Topolinia" per fare quattro chiacchiere.
Andrea (il farista)