sabato 8 dicembre 2007

Lavoro sporco...sporco lavoro

Oggi mi permetto di parlare di una cosa un po' diversa rispetto ai miei amati fumetti. Guardo la televisione, come tutti, leggo il giornale (come qualcuno) e non posso fare a meno di notare che le morti sul lavoro sono sempre di più. So che qui dovremmo parlare di fumetto, di scrittura, di sceneggiatura e di belle storie, ma a volte non ci riesco. Gli operai della fabbrica di Torino, le persone che lavorano al nero (e al nero scompaiono quando muoiono), le misure di sicurezza non rispettate, i cantieri sempre più spesso zone a rischio, reclamano un commento. Un commento non mio certo o, per lo meno, non solo mio...non so se possiamo fare qualcosa, forse no, ma non dimenticare e dedicare un piccolo pensiero a questa gente è già qualcosa. Questo mondo così non va, speriamo che qualcosa succedea...
Un abbraccio a tutti quelli che lavorano in modo non sicuro e quindi, anche ai precari.
Scusate l'intrusione nel mondo reale.

Il Farista

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un mondo reale che diventa sempre più irreale e grottesco.

Ma vi rendete conto che il giorno dopo la tragedia della Tyssen-Krupp, la notizia d'apertura del TG1 (e dico TG1, non TeleGarbagnate di Sotto!) è stata sull'apertura della stagione operistica della Scala?
E l'inviata che ci tiene a precisare che il pubblico ha fatto un minuto di silenzio per ricordare le vittime?

Quel pubblico fatto da gente danarosa, industriali, faccendieri, baroni della medicina e quant'altro, si è lavato la coscienza con un minuto di silenzio!

E allora... e allora verrebbe la voglia di emigrare su un altro pianeta, in un'altra dimensione.

Il farista ha detto...

Condivido in pieno le tue parole. C'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò, di tremendo, di anacronistico. Si moriva nelle fabbriche ai tempi della rivoluzione industriale, quando l'orario di lavoro prevedeva "appena" sedici (16) ore di turno, ma adesso...ormai...sembra assurdo.

E' un mondo che va alla rovescia, governato da quattro persone (ricche) che impongono le leggi e se ne fregano di quanti, e sono la maggior parte, sono costretti a lavorare in condizioni del genere.

E l'informazione, come dici giustamente tu, ha le sue responsabilità.

C'è comunque l'indennizzo equo per le famiglie...duemila euro!!

Buon Natale a tutti.

Il Farista